mercoledì 22 luglio 2015

ACIDO FOLICO


immagine: wikipedia

L'ACIDO FOLICO o vitamina B9 (folati) si è rivelata importantissima oltre che nella prevenzione delle malattie cardiache e del cancro allo stomaco, nella prevenzione di alcune malformazioni a carico del feto.
Recenti studi, rivelano un ruolo nella prevenzione dei parti precoci, supplementando già un anno prima del concepimento, si limita dal 50 al 70% le nascite premature.
Se in un adulto sano la q.tà indicata è di 200mcg al giorno, nelle donne in gravidanza esso aumenta a 400mcg.
Se state cercando un figlio tenete presente gli alimenti che ne contengono in buona q.tà (nella tabella) ma è consigliato raggiungere la q.tà indicata già nelle settimane precedenti il concepimento e sarà poi opportuno continuare ad assumere integratori in particolare i primi 30gg e poi fino alla 12 settimana di gestazione.



fonte dell'immagine: www.policlinicogemelli.it

Si riportano, seppure non frequentemente, fenomeni da sovradosaggio, per cui è bene sapere più o meno quanto acido folico si assume attraverso la propria alimentazione abituale ed eventualmente valutare l'integrazione più adeguata al proprio caso.

Tra gli integratori naturali contenenti quantità interessanti di acido folico, si segnala l'alga klamat e la spirulina.

Naturalmente una dieta bilanciata, riduce qualunque rischio di alterazione della salute anche in gravidanza.

Consultare il ginecologo per tutto quello che riguarda una corretta conduzione della gestazione

mercoledì 17 giugno 2015

CURA DELLE UNGHIE

Negli ultimi anni le mani ben curate e con unghie laccate, sono molto diffuse. Bisogna però fare attenzione a non "strapazzare" troppo le unghie per mantenerle belle nel tempo.
Meglio non abusare di ricostruzioni e applicazioni di smalto gel; in ogni caso anche la normale manicure con applicazione di smalto andrebbe intervallata da periodi in cui le unghie vengono lasciate libere di "respirare" e trattate con cure amorevoli.
Per limitare i danni alle unghie utilizzare sempre una base protettiva (in erboristeria si trovano dei prodotti appositi) prima dello smalto colorato e ricordarsi di indossare i guanti quando si maneggiano detergenti per la pulizia della casa. Per accorciarle, meglio la lima che il tagliaunghie.

Se le unghie appaiono particolarmente fragili, può essere opportuno verificare l'eventuale carenza di vitamine (D, B, A) ferro e calcio.
La colorazione alterata può far sospettare micosi, lo stesso l'ispessimento o la tendenza al distacco.

Come al solito un'alimentazione equilibrata favorisce il mantenimento di un buono stato di salute di tutti i nostri tessuti e dunque anche delle unghie. Ci possono comunque venire in aiuto alcune piante, ne vediamo alcune:

- Equiseto, grazie al suo potere rimineralizzante
- Alghe Klamat e Spirulina per il loro alto contenuto di Ferro e vitamine
- Maca e Baobab per l'integrazione di Calcio
- olio di germe di grano per la presenza di Zinco e di vitamine del gruppo B


foto: equiseto - wikipedia

Ecco qualche consiglio cosmetico:

Oltre a massaggiare frequentemente (anche ogni giorno) le unghie con olio vegetale ed in particolare di argan, oliva, germe di grano, borragine, può essere di grande effetto l'utilizzo di composti casalinghi come quelli descritti di seguito, da applicare dopo aver lavato bene mani ed unghie.

- Con una miscela degli oli indicati è possibile preparare un impacco in cui immergere le unghie per una decina di minuti. Se ne avete, arricchite con poche gocce di olio essenziale di limone o lavanda o menta.

- applicare una maschera composta da succo di limone, yogurt bianco intero e olio (uno di quelli già citati).

- precedere i trattamenti con uno scrub composto da succo di limone e sale; evitare in presenza di microferite!

La frequenza di applicazione dei trattamenti descritti dipende dalle condizioni delle unghie, se lo ritenete opportuno potete utilizzarli anche 2 o 3 volte alla settimana fino a miglioramento e poi continuare, per mantenere il risultato, ogni dieci giorni.






La Medicina Tradizionale Cinese fornisce le strumenti per capire a quale movimento energetico (o costituzione) appartiene la persona, attraverso l'osservazione delle sue unghie. Ma di questo parleremo un'altra volta...


mercoledì 15 aprile 2015

MACA ANDINA

Della famiglia delle brassicaceae (la stessa di broccoli e cavolfiori) il Lepidium meyenii è un tubero commestibile; ne esistono diverse varietà caratterizzate da colori differenti.

foto: http://esmeralda-rosa.blogspot.it



Molto usata fin dall'antichità e considerata pianta sacra dalle popolazioni andine per le elevate proprietà nutrizionali e per le virtù energetiche e rafforzanti la fertilità, è oggi venduta in occidente come integratore alimentare di supporto in numerose situazioni di carenza dei costituenti che lo caratterizzano.
Già a partire dalla fine del 1500 alcuni storici occidentali fanno menzione dei numerosi utilizzi di questa pianta, nelle loro pubblicazioni.

foto: wikipedia

Coltivazione

Definita piccola patata delle Ande o ginseng andino, questa pianta erbacea veniva coltivata diffusamente in molte parti dell'altopiano peruviano e boliviano fin dai tempi più antichi, tra i 3500 ed i 4500 m di altitudine, e' pur vero che trova le condizioni migliori alle altitudini più elevate. Attualmente si registra un ampio restringimento dell'areale di crescita probabilmente per l'impoverimento del terreno causato dalla Maca stessa che assorbe moltissime sostanze dal terreno; nonostante l'utilizzo del sistema delle rotazioni, il numero delle zone coltivabili si riduce progressivamente.
Se è all'interno del suo habitat ideale, è considerata una pianta molto resistente.

foto: giardinaggio.it


Costituenti
La parte utilizzata è il rizoma.
Risulta utile per la presenza di proteine (10-18%) e di aminoacidi ramificati, particolarmente richiesti dalle masse muscolari per favorire la sintesi proteica.
Buono il contenuto in sali minerali tra i quali calcio, ferro, manganese, rame, zinco, sodio, potassio, fosforo. Contiene vitamine del complesso B oltre ad un alto contenuto di vitamine A, C ed E ed inoltre flavonoidi, acidi grassi essenziali ed oligoelementi. Da segnalare anche la presenza di carboidrati e fibre.

Indicazioni d’uso 
Incrementa la capacità di concentrazione e la memoria, contrasta gli stati di affaticamento, donando energia.
Sostiene la donna negli stati di pre-menopausa, menopausa e post-menopausa, contrastando numerosi effetti indesiderati tipici di queste fasi. Utile anche quando le mestruazioni sono dolorose o irregolari.
Nella integrazione alimentare per sportivi, per migliorarne le prestazioni e come anabolizzante naturale.
Per individui sottoposti a diete restrittive (ipocaloriche, vegane), per soggetti debilitati e nelle malnutrizioni.
AZIONI SU LIBIDO E FERTILITÀ 
usata per il potenziamento della performance sessuale e come stimolante della fertilità.
In Perù sono stati svolti studi scientifici che attestano significative proprietà afrodisiache alla Maca. In particolare sono stati evidenziati nei maschi effetti sul desiderio, sulle funzioni erettili ed anche sulla spermatogenesi e sulla mobilità spermatica; nelle femmine aumenta il livello di estrogeni e la stimolazione follicolare.
Inoltre:
Usata nella prevenzione dei tumori, è anche considerata anti-invecchiamento
Sembra incrementare la tonicità dei tessuti e la densità ossea. L'assunzione costante previene la caduta dei capelli.
pare essere di giovamento anche:
- nella iperplasia prostatica
- in caso di ipertensione
- nell'artrosi di origine reumatica
- nelle malattie respiratorie

precauzioni d'uso
- in caso di tumore al seno, alla prostata ed altri tumori di origine ormonale
- in caso di disfunzione della tiroide

 e poi..chissà quanti altri sono gli utilizzi per la salute umana che si sono persi per non aver salvaguardato la medicina tradizionale! Speriamo che le popolazioni locali ne possano usufruire appieno grazie alla trasmissione orale.


Note: La Maca è da considerarsi a tutti gli effetti un alimento e come tale deve essere considerato e consumato; esiste in commercio normalmente in compresse o in polvere. Se si è in condizione di salute alterata affidarsi al medico di fiducia per seguire la terapia più indicata al proprio caso specifico; informare sempre il professionista se si sta assumendo integratori alimentari.

mercoledì 11 marzo 2015

CARENZA DI VITAMINA D E PSORIASI

Hai la PSORIASI?
lo sai che c'è relazione tra questa malattia e la carenza di vitamina D?

la carenza di vitamina D è una realtà in Italia durante tutto l’anno e la percentuale di soggetti psoriasici carenti di vitamina D raggiunge l’80% nei mesi invernali.

 
fonte della foto: lamedicinainunoscatto.it


Ecco qual è la sua importanza per la Psoriasi
 
Il recettore per la vitamina D è presente a livello cutaneo e regola le funzioni indispensabili per conservare l’omeostasi cutanea. 
In corso di patologia psoriasica, molte delle cellule presenti perdono la loro normale funzionalità e producono sostanze in grado di sviluppare una risposta “anomala”.
La vitamina D sembra essere utile perché limita la produzione eccessiva di cellule cutanee oltre che per la sua capacità da un lato di spegnere la risposta immunitaria linfocitaria e dall’altro aumentare la produzione di catelicidina.
Questa proteina trova tra i suoi costituenti il peptide LL37, autoantigene della Psoriasi.


Cheratinocita umano -  cellula dell'epidermide che produce cheratina
 fonte della foto: ansa


l'importanza di questa vitamina

Essa partecipa all’assimilazione del calcio e del fosforo, è essenziale per il capitale osseo, per i denti oltre che per l’equilibrio della divisione cellulare.  
La vitamina D serve anche a mantenere un buon equilibrio del sistema immunitario.
La carenza di questa vitamina liposolubile sembra avere una connessione con diversi diturbi e dunque una sua supplementazione potrebbe essere utile; ecco alcuni esempi:

- osteoporosi
- artrite e artrosi 
- rachitismo
- ipertensione
- malattie autoimmuni
- prevenzione di alcuni tipi di cancro, in particolare: prostata-seno-colon
- diabete
- dolori muscolari

fonte della foto: globalist.it


Per garantire un adeguato apporto di vitamina D al nostro organismo:

- E' fondamentale camminare all'aria aperta (esponendo una buona "porzione" di pelle) la gran parte di vitamina D viene infatti sintetizzata dall'organismo grazie al sole. 
Purtroppo nel centro-nord Italia e nelle zone con forte inquinamento, non passa una quantità sufficiente di raggi ultravioletti.
  
- E' utile consumare regolarmente, alternandoli, alimenti che ne contengono in dosi abbondanti (soprattutto uova, formaggi, pesce grasso oppure funghi shiitake)
Attenzione a non eccedere con il consumo di latticini e scegliere con cura gli alimenti di origine animale sia per l'impatto ambientale che per non ingerire inquinanti in grande misura.

- Se viene accertata carenza, è opportuno supplementare attraverso l'assunzione di integratori (durante un pasto che contenga grassi, per assicurare l'assorbimento di questa molecola liposolubile).

La carenza di vitamina D è accertabile attraverso l'esame del sangue. Chiedi al tuo medico di base.


fonti:
- lamedicinainunoscatto.it
- farmacoecura.it
- vitaminad.it/

nota: le informazioni qui riportate non hanno funzione di prescrizione medica e non sostituiscono in alcun modo il parere dello specialista.