lunedì 14 ottobre 2013


 Mi son ritrovata con 3 bianchi d'uovo avanzati e due pere cotogne da usare..ecco qui sotto il risultato; è una torta non dietetica, ma è buona!




Ricetta torta cioccolato e pere senza glutine

dosi spannometriche:
120gr farina di mais fioretto
180gr fecola di patate
120gr di zucchero metà al velo e metà integrale di canna ("dulcita" altromercato)
1 uovo intero
3 bianchi d'uovo montati a neve
100gr di burro
100gr di cioccolato fondente puro (60% cacao altromercato)
2 pere fatte a pezzetti e cotte in acqua e zucchero con poco cognac
1 pizzico di bicarbonato
1 pizzico di sale

procedimento:
mescolare uovo e zucchero, aggiungere il cioccolato ed il burro sciolti a bagnomaria aggiungere le farine mescolate con il pizzico di sale e quello di bicarbonato esolo alla fine i bianchi montati a neve, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli; aggiungere i pezzetti di pere cotte.

Versare in una tortiera precedentemente imburrata ed infarinata e porre in forno pre-riscaldato ventilato a 180°C per circa mezz'ora. Fare la consueta prova stecchino per verificare la cottura (deve uscire asciutto).

note: volendo si può aumentare le dosi di cioccolato fondente oppure aggiungere delle scaglie di cioccolato, si possono sostituire le pere con le mele, si può aggiungere della frutta secca..insomma spazio alla fantasia!

giovedì 10 ottobre 2013


 FUNGHI: BUONI SOLO PER IL RISOTTO?


Nel momento in cui scrivo, tutto questo sarà superato! Attualmente c’è molto interesse nei confronti dei funghi, moltissime sono le ricerche per le applicazioni anche mediche.
Dal punto di vista botanico parlare di funghi è estremamente complesso, fanno parte di un regno a sè che include anche muffe, licheni, lieviti. Quello comunemente considerato fungo è diciamo il frutto, il vero fungo sta sotto e si chiama micelio. Le colonie di micelio sono estremamente resistenti. Non c’è limite di dimensione o sopravvivenza. Nel Michigan (USA) è stato scoperto un Micelio di Armillaria Bulbosa , datato 1500 anni e che si estende per 150 m quadrati. Il più vecchio e grande micelio è stato identificato in Oregon (USA) e datato 2200 anni per una superficie di 9700 km quadrati.

Sono circa 14.000 specie di macro funghi conosciute, e si ipotizza che questa cifra sia pari al 10% dei funghi esistenti in natura. Si presume che quelle che abbiano un potenziale farmacologico siano pari al 5%, si parla di circa 7000 specie sconosciute che potrebbero teoricamente essere benefiche all’uomo.

 
Attualmente sono state studiate circa 270 specie di funghi con proprietà farmacologiche, tutte considerate non tossiche e ben tollerate.

  Qualche curiosità…

I più antichi reperti raffiguranti funghi si trovano nel Deserto del Sahara, risalgono a 7000-9000 anni fa.
Nel 1991 a 3210 m di altitudine sulle Alpi Tirolesi, venne ritrovata la mummia di un uomo soprannominato Otzi, the Iceman. La mummia in perfetto stato di conservazione aveva con sé vestiti e accessori. Sul suo corpo furono rinvenuti dei segni di stimolazione nei punti di agopuntura che normalmente sono utilizzati per il trattamento dell’artrite. La sua “cassetta medicinale” conteneva due pezzi di fungo essiccato, delle dimensioni di una noce, identificato come Piptoporus betulinus, noto per le sue attività vermifughe e antibiotiche. Dall’analisi del contenuto intestinale di Otzi, è risultata la presenza di uova di una parassita la Trichiuris trichiura. E’ assai probabile che l’uomo utilizzasse i funghi proprio per l’eliminazione di tale parassita.
Un esploratore svedese, nel 1700 riporta l’utilizzo dell’Amanita da parte del ceto ricco di una tribù siberiana. L’esperienza era ritenuta così importante che i poveri attendevano fuori dal luogo in cui veniva utilizzata l’Amanita e raccoglievano l’urina degli utilizzatori per avere un’esperienza allucinogena. E ‘probabile che l’uso sia dell’Amanita, che di bere l’urina di chi l’avesse assunta, derivasse dall’osservazione delle renne che erano ghiotte di questo fungo. La tribù dei Sami ha la tradizione di dar mangiare alle renne il fungo e di berne l’urina, in questo modo gli effetti più tossici del fungo vengono metabolizzati dalla renna, lasciando gli effetti psicotropici e allucinogeni inalterati. Durante le visioni, i Sami potevano vedere gli “uomini –amanita”, figure antropomorfe, che li conducevano nel viaggio ultraterreno. I Sami pensavano anche che le renne volassero e guardassero il mondo dallo spazio…
Babbo Natale e i funghi allucinogeni…
Alcune caratteristiche iconografiche di babbo Natale sembrano derivare dal consumo dell’amanite. Essa venne portata da esploratori vittoriani che riferirono in patria le storie delle renne volanti, storia che poi fece il giro d’Europa, prima ancora dell’avvento di babbo Natale come lo conosciamo noi oggi. Gli sciamani siberiani vivono in costruzioni simili a tende. Nel periodo della raccolta dei funghi lo sciamano si veste di rosso e bianco con stivali neri, entra nella sua tenda dal camino… se non bastasse una volta dentro porta con se il fungo di cui fa dono agli altri partecipanti.


Un fungo che sta diventando celebre:

Ganoderma Lucidum

In Giappone e anche qui da noi è conosciuto col nome di Rheishi In Cina conosciuto col nome Ling Zhi, è composto di tre caratteri ideogrammi che significano: il primo sciamano, il secondo che prega e per il terzo la pioggia. In alcuni erbari viene anche chiamato “Erba degli Dei” o “il fungo dei 10.00 anni” o anche “Erba dalla potenza spirituale”. In Giappone è chiamato Rheishi, cioè “visione spirituale”. In entrambi i paesi è considerato una panacea ed è chiamato anche il fungo dell'immortalità. 

 

Il Ganoderma contiene:
  • Vitamine: Vitamina A, Vitamina D, Vitamina E, Vitamina K, acidi grassi essenziali, Vitamine del gruppo B, in particolare folina, Vitamina C.
  • Sali minerali: sodio, cloruro, fosforo, potassio, magnesio, calcio,ferro, iodio, fluoro, zinco, rame, cromo, selenio,manganese, molibdeno.
  • Amminoacidi, fra cui tutti gli essenziali.
  • Polisaccaridi: ne sono stati isolati più di 100 tipi, fra cui gli importantissimi beta-glucani.
  • Steroli precursori ormonali. Sostanze con attività antistaminica.
  • Enzimi.
  • Tripteni che caratterizzano il fungo con il suo sapore amaro. Si è dimostrata la capacita di riduzione della cinque alfa riduttasi, citotossica e antiangiogenica.
  • Germanio, minerale raro e prezioso, che dagli anni settanta viene studiato come terapia di sostegno per i malati di cancro. Il germanio stabilizza il sistema immunitario migliora l’ossigenazione cellulare, aiuta l’eliminazione di metalli pesanti. Nel fungo si trova in giusta concentrazione e sinergia, evitando così sovradosaggi che potrebbero danneggiare i reni.





    Particolarmente indicato per il rinforzo del sistema immunitario anche per lunghi periodi perchè la presenza di polisaccaridi aumenta l’attività dei globuli bianchi, rendendo questo fungo particolarmente indicato in tutte le patologie a carico del sistema immunitario, infiammazioni incluse.
    Si è dimostrato utile nella diminuzione della pressione arteriosa. Ai pazienti ipertesi, la supplementazione di Reishi ha portato a una significativa riduzione della pressione arteriosa nel giro di due settimane.
    Un effetto indiretto di protezione del sistema cardiovascolare è il controllo dei trigliceridi.
    A livello periferico aumenta la sensibilità all’insulina e al miglior utilizzo da parte dei tessuti.
    Per queste ragioni il Ganoderma, potrebbe risultare estremamente interessante per la sindrome metabolica. In Italia secondo uno studio nella provincia di Merano il 19% dei non diabetici di età superiore ai 45 anni potrebbe soffrire della sindrome metabolica. Le persone in sovrappeso potrebbero trarne giovamento. Il termine sindrome metabolica appare negli anni cinquanta, ma è divenuto comune dagli anni settanta. Si tratta di una situazione clinica dove vi sono contemporaneamente più fattori. 
    Nel 2005 l’Internetional Diabetes Federation ha proposto come metodo per la diagnosi la presenza nello stesso paziente di tre dei seguenti disordini:

  • Glicemia a digiuno: oltre 100mg/dl stadio IFG
  • Ipertensione arteriosa: oltre i 130/85 mm Hg o terapia ipotensivante.
  • Ipertrigliceridemia: oltre 150mg/di
  • Ridotto colesterolo HDL: 40mg/dl nei maschi, 50mg/dl nelle femmine o terapia ipolipemizzante
Associati a:
  • Circonferenza vita oltre i 94 cm per gli uomini, 80 cm nelle donne.
  • Età superiore ai 45 anni per gli uomini e 50 per le donne.
E' stato riconosciuto efficace l’utilizzo del fungo come prevenzione, ma anche in fase di cura, proprio per le sue azioni sul sistema cardiocircolatorio.
Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che può contrastare la tossicità indotta da sostanze chimiche. Ha inoltre indicato un’attività antivirale nel caso dei virus dell’epatite B. In un piccolo studio l’utilizzo di 6 grammi del fungo per tre mesi ha prima portato a una riduzione delle transaminasi e dopo altri tre mesi alla normalizzazione. E’ importante ricordare che contenendo la produzione dei trigliceridi si contrasta la steatosi epatica.
Uno studio cinese condotto su oltre duemila persone affette da bronchite cronica ha portato a un miglioramento del 60-90% in sole due settimane di trattamento.
Riguardo l’uso tradizionale sugli anziani, nell’antico testo cinese Shen Nong Ben Jing del 300 a.C. è scritto che il Ling Zhi è utile per prevenire la perdita della memoria, aumentare le facoltà cognitive e aumentare l’energia vitale.
il Rheishi migliora la memoria, la lucidità mentale, rinfresca corpo e spirito e rallenta l’invecchiamento. Alcuni studi hanno dimostrato che il suo effetto neuro protettivo non è solo preventivo.
Alcuni studi hanno dimostrato che il suo effetto neuro protettivo non è solo preventivo.

Ultime indicazioni:
Doveste decidere di acquistare integratori a base di funghi, accertatevi della loro provenienza, molti infatti non hanno le dovute garanzie di qualità; ricordatevi che i funghi più di altre specie assorbono dall'ambiente in cui vivono, è quindi fondamentale conoscerne la provenienza: se alla vostra domanda l’operatore a cui vi rivolgete non sapesse darvi una risposta precisa, significa che non ha probabilmente considerato quello che è un parametro importante..
anche la posologia è da tenere sotto controllo, un conto è un buon risotto e un conto è un uso diverso…



Bibliografia


  • I funghi medicinali, dalla tradizione alla scienza
    Stefania Cazzavillan Ed. Nuova Ipsa
  • I funghi medicinali. Per vivere a lungo e in perfetta salute.
    Valentina Bianchi Ed. l’Età dell’Acquario
  • IL fungo dell’immortalità
    I.Bianchi, A. Pio Taronna, F. Bianchi Ed. Mos Maiorum